Sam Favret

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biografia

Nato nel 1988, Sam è un autentico nativo di Chamonix, figlio di una guida naturalmente, che ha avuto modo di avvicinarsi presto alle pareti di granito e ai pendii innevati delle montagne locali. Attratto dal freestyle come tutta la "generazione Rastafaride" nutrita dall'ascesa di Candide Thovex, ha scambiato la sua carriera alpina allo sci club di Chamonix per una lunga incursione nel circuito del freeski, con una coppa del mondo al suo attivo. Pazzo per la polvere e l'immagine, vero coltellino svizzero della scena sciistica francese, non ama limitarsi e combina freeride e freestyle come pochi altri, vincendo il Redbull Linecatcher nel 2013 e la Swatch Skiers Cup nel 2015. 

Ma non è nelle competizioni che Sam ha sempre prosperato, come dice lui "Non ero necessariamente appassionato di competizioni, ma mi piaceva spingermi". Attore e produttore molto precoce nella realizzazione dei migliori film di sci, ha al suo attivo alcuni segmenti molto belli e video più lunghi, che hanno la particolarità di mostrare una visione originale e personale dello sci, sia con droni volanti (Natural Mystic nel 2019 o Flow nel 2021), nel ghiaccio (Ice Call nel 2014) o sui ripidi pendii di Chamonix, Alaska o Pakistan (Waking Dream, Hunza, Backyards Project).

Sam è di casa nello squadrone dei blackcrows, si struscia con i suoi compagni di sempre, gli sciatori della valle, i "grandi (vecchi) fratelli" fondatori, e un marchio che vibra della stessa roccia di cui è fatto il suo corpo, che gli ha dato il soprannome e di cui Flo Bastien dice: "se lo lanci abbastanza forte, può fare male al suolo".

Quindi fate attenzione.

credits Fabian Bodet

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